sabato 29 settembre 2012

IBM Rational Application Developer e WebSphere su Ubuntu

Dopo l'ennesima volta che ho reistallato su Ubuntu i tools di supporto allo sviluppo di applicazioni J2EE di IBM per WebSphere ho deciso di appuntare i passi critici e le soluzioni sul mio blog e renderli disponibili a chi ne avesse bisogno (evito di far bestemmiare, ho già bestemmiato abbastanza io :D )

Premetto che i passi che esporrò sono stati eseguiti su:
  • Xubuntu 11.10 32bit.
  • IBM Installation Manager 1.3
  • IBM Rational Application Developer 7.5 (da qui in poi RAD)
  • IBM WebSphere 6.1
  • IBM WebSphere 7.1
  • Plug-in  ClearCase 7.0.1 per RAD
comunque valgono anche per versioni precedenti (e successive) dei tools IBM.



Dò per scontato che si conosca già RAD (Eclipse), ClearCase, WebSphere e IBM Installation Manager e il loro utilizzo. Gli appunti seguenti sono solo delle soluzione a specifici problemi (non è un tutorial passo passo) che possono sorgere nell'installazione su Ubuntu o altra distro Linux.

L'IBM Installation Manager per essere installato ha bisogno di accedere alle librerie a 32bit quindi se si ha una versione di Ubuntu a 64bit è necessario installare le ia32-libs:

$ apt-get install ia32-libs
 
se avete una versione a 32bit non ce ne bisogno.

Durante la fase di installazione dopo aver selezionato la lingua  se avete una versione di browser non compatibile (ad es. superiori alla 9 per Firefox) darà un errore di installazione o non parte. In realta il browser è compatibile solo che IBM fa il controllo sulla versione quindi se ci sta il problema (magari avete una versione + recente) andate nella cartella di installazione, cercate lo script browser.sh, cercate e modificate la condizione di blocco (è scritto in sh) in modo che passi anche il vostro browser.

Durante l'installazione di RAD potrebbe uscire il messaggio che Ubuntu non è supportato. Per fargli credere che non sia ubuntu basta cambiare il nome alla distribuzione. Aprite il file /etc/lsb-release e sovrascrivete Ubuntu con un'altra qualsiasi stringa (a che c...o serve sto controllo?!! bah!!! và a capire che gli frulla in testa a quelli di IBM). Ricordate di rimettere a posto dopo l'installazione altrimenti non funziona l'update-manager di Ubuntu.

Se durante l'installazione dei runtimes di WebSphere decidete di fargli creare un profilo al server (o comunque dopo l'installazione) potrebbe andarvi in errore.. Molto probabilmente è colpa della shell sh di default.... Ubuntu fa puntare sh a dash basta cambiare il collegamento e puntare a bash. Quindi andate in /bin e digitate:

$ unlink sh ; ln -s bash sh

Se la cartella dell'installazione dei runtimes ha come proprietario l'utente root (molto probabilmente sì se si fa una installazione con il path di default) ricordarsi di cambiare i permessi sulle cartelle dei profili o un chown in modo da assegnare un'altro proprietario o gruppo. Altrimenti RAD lanciato come utente normale non può startare i server.

L'installazione del plugin di IBM ClearCase è liscia come l'olio se si selezionano solo le seguenti voci come d'esempio:


Durante l'utilizzo del plugin di ClearCase per un delivery o un rebase degli stream (o durante un compare con una versione precedente di una risorsa) può capitare che il tool esterno di IBM per il merge di files e directories non dia segni di vita.. Il motivo è che il tool utilizza come GUI le librerie Motiff ormai in disuso da anni grazie l'introduzione delle GTK e delle QT. Infatti all'avvio il tool cerca di caricare la libreria libmotiff3.so che ubuntu ormai non offre più nei suoi reposotory. Le soluzioni sono due. O si usa il tool interno di RAD (cioè quello standard di Eclipse) o si installa a mano la libreria: scaricate il .deb da

http://packages.ubuntu.com/hardy/i386/libmotif3/download


andare nella cartella dove è stata scaricata e lanciare il comando:

$ dpkg -i libmotif3_2.2.3-2_i386.deb

meglio la seconda soluzione dato che ClearCase necessita il merge delle cartelle e il tool interno non lo supporta.
 


Nessun commento:

Posta un commento